
Antonio Benedini
Nato a Milano il 2 marzo 1947, vivo ad Arona in provincia di Novara. Sono medico chirurgo ortopedico e ho esercitato all’ospedale di Busto Arsizio, a quello di Arona ed infine presso la Multimedica di Castellanza (VA). Ho due figli, Lucia e Michele, e quattro meravigliosi nipoti.
Il 9 Aprile del 2009 mia moglie Marcella, con cui ho condiviso 36 anni di vita, mi ha abbandonato, rapita da un male incurabile.
Ho sentito il desiderio, anche se tardi, di fare qualche cosa per il mio prossimo.
Tramite il Prof. Emilio Galli, che da tempo operava in Togo, sono stato messo in contatto con suor Stella, una dottoressa togolese laureata in medicina a Milano ed allieva del Prof. Galli. Nell’agosto 2009 è iniziata la mia impagabile esperienza a Datcha presso l’Hopital Saint Joseph, piccolo ospedale gestito da religiose, alla periferia di Atakpamé a circa due ore di automobile dalla capitale Lomé. Qui ho potuto confrontarmi con la realtà a volte drammatica di quel popolo ed ho potuto svolgere la mia attività di ortopedico, con i pochi mezzi a disposizione. Il mio lavoro è stato principalmente concentrato sul trattamento chirurgico di deformità degli arti in bambini e adolescenti aiutato da suor Stella e da un giovane medico locale di colore, Pier, desideroso di “rubarmi “ il mestiere.
Il mio interesse non si è esaurito nell’attività chirurgica. Stella mi ha portato in un villaggio di capanne sperduto nella foresta dove molte classi seguivano le loro lezioni sotto tetti di paglia.
Con l’aiuto del Lions Club Arona-Stresa, di cui sono socio, è stato costruito un edificio con tre capienti aule.
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Lucia Benedini
Cresciuta ad Arona, vivo a Milano. Sposata con due figli, Tommaso e Camilla.
Laureata in Lettere moderne, lavoro a Milano in un’agenzia di pubbliche relazioni.
Nel maggio 2010 ho accompagnato mio padre in Togo in occasione dell’inaugurazione della nuova scuola di Ketognakopé. Mi ero preparata, o meglio pensavo di essermi preparata, a quello che avrei incontrato.
E invece è stato un pugno nello stomaco.
Ti chiedi come sia possibile che esistano persone che vivono in capanne o in fatiscenti baracche, che fanno km a piedi per un secchio d’acqua del pozzo, che non posseggono nulla, bambini con le pance gonfie, storpi abbandonati lungo una strada polverosa, ragazzi senza un futuro.
E poi torni a casa, alla routine di tutti i giorni e ti riabitui al “nostro” mondo.
Ma qualcosa ti è rimasto dentro, nel più profondo e non puoi far finta di niente.
Sarà poco, sarà statisticamente un nulla nel calcolo della povertà del mondo, ma so che sto dando una speranza a Augustine, Justine, …

Valentina Scanziani
Nata a Milano, sposata, 3 figli. Mi sono laureata in Economia Politica dopo una breve esperienza alle Nazioni Unite, ed ho svolto per due anni attività di consulenza. Dal 1999 mi occupo attivamente della gestione dell’azienda di famiglia.
Per anni ho cercato un modo per poter aiutare concretamente e in prima persona chi dalla vita non ha avuto la mia stessa fortuna.
Un desiderio maturato negli anni, durante numerosi viaggi, approfondito con l’internship all’UNCTAD di Ginevra e con gli studi in Economia dei Paesi in via di Sviluppo.
Poi la vita ha preso altre direzioni fino a quando Lucia mi ha raccontato dell’esperienza vissuta da lei e suo padre. E’ subito nata l’idea di dare un corpo e una struttura a un desiderio comune mettendo insieme le nostre competenze complementari e il nostro stesso entusiasmo, che si è concretizzato nel luglio 2011 con la costituzione di Stella Onlus.